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Bari

Oltre ad essere una città di mare e capoluogo della Puglia, Bari ha tantissime cose da mostrare ai turisti: cosa vedere, cosa fare e cosa gustare.

Bari, il fiore all’occhiello di Puglia

Bari è una città che non è solo bella ma ricca di storia e di cultura oltre che di arte, certamente da consigliare per chi vuole immergersi in una realtà che è fatta di gente, prima ancora di cose. Una delle prime cose da fare è vedere, almeno dall’esterno, il celebre Teatro Petruzzelli, protagonista anni orsono di un grave incendio che lo ha parzialmente distrutto ma completamente ricostruito e riportato al suo splendore originale, luogo d’arte e di cultura in cui si sono esibiti e continuano a farlo, i migliori artisti internazionali.

Che tempo fa a Bari?

Il clima meteorologico di Bari è formidabile, piacevole e una passeggiata sul lungo mare è praticamente obbligatorio. Fermarsi su una panchina a respirare l’aria salmastra e farsi accarezzare dalla piacevole brezza mentre il sole fa il suo lavoro ritempra e ristora non solo il fisico ma anche l’anima.

San Nicola, il cuore pulsante di Bari

Dopo questa sosta andiamo a fare un incontro particolare, quello con il Santo della città che è un Santo particolare, con una connotazione da un lato internazionale, dall’altro leggendario, parliamo di San Nicola. Questo Santo a Bari vede ben due chiese a lui dedicate. La prima e maggiore è la Basilica di San Nicola, un edificio in stile romanico al cui interno troverai una ricchezza enorme in opere d’arte e decori, una tappa necessaria per entrare in sintonia con il sentimento religioso barese, profondo e con una devozione incredibile per il Santo. L’altra Chiesa e la chiesa di San Nicola che pochi anni fa è stata consegnata alle autorità religiose russe, dal momento che San Nicola è anche un importante Santo dalla religione Cristiana Ortodossa, sicché il Santo di Bari ha anche una connotazione internazionale assolutamente riconosciuta e ufficializzata, come dire che i baresi hanno voluto condividere il loro santo con una religione che è praticamente cugina dalla religione Cattolica.

San Nicola è davvero un Santo internazionale: nella tradizione nordica San Nicola diventa San Niklaus che modificato nella pronuncia diventa Santa Claus, Babbo Natale, che pare risieda nella fredda Rovaniemi, in territorio Lappone, nel circolo polare artico dal quale si muove una volta all’anno in occasione del Natale per portare doni ai bambini di tutto il mondo con l’aiuto delle sue fide renne. Ecco, infine che Bari si trova in qualche modo coinvolta anche nella festa più bella dell’anno, soprattutto per i bambini, la festa religiosa più celebrata al mondo. Tornando, però alla chiesa ceduta alla Russia, questa, per ringraziare, ha voluto donare una statua del Santo che ora si trova di fronte alla Basilica. In questa chiesa, tuttavia, restano in una cripta le reliquie del Santo ed è bella la commistione che si verifica tra i Cattolici e gli ortodossi, a realizzare una comunanza di sentimenti che vanno molto oltre le divisioni tra le due Chiese.

Le Chianche

Passeggiando per la parte vecchia della città di mare, noti che il fondo stradale è lastricato di pietre bianche e nere. In tempi lontani il centro della città rappresentava una sorta di prigione a cielo aperto, dato l’inaccettabile sovraffollamento, già allora, delle ere carceri. Le pietre colorate servivano a delimitare le zone e le vie, un vero dedalo di viuzze, un labirinto in cui non è così agevole orientarsi. Proprio queste pietre colorate sono chiamate Chiance e sono insieme una curiosità e una caratteristica della Bari vecchia. In questo scenario si inseriscono scene di vita quotidiana con la Signora Maria che frigge quotidianamente fette di polenta che vende ai passanti, tanto originale da essere addirittura essere stata recensita dal Wall Street Journal. Queste fette di polenta fritta, chiamate “sgagliozze” vengono vendute rigorosamente a partire dalle ore 18, mai un solo minuto prima, con una rigida puntualità che non ammette deroghe. Camminando per le strette e complicate vie di Bari Vecchia, molte donne lavorano la pasta a porte aperte o anche su tavolini all’aperto, vendendo il loro prodotto tipico pugliese, le orecchiette, ai passanti che le acquistano più che volentieri, portandosi a casa un pezzo di questa città straordinaria.