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Ischia è tra le località balneari più quotate d’Italia, ma nasconde molto più di una semplice spiaggia fantastica. Sì, sono sicuramente importanti il mare, le terme, le spiagge che insieme sono la principale risorsa turistica del territorio, ma ad Ischia si possono davvero fare molte cose. Basti pensare che l’isola è stata la prima colonia della Magna Grecia, il primo avamposto selezionato accuratamente dai greci nel bacino del Mediterraneo occidentale. E dove ci sono i greci c’è storia culturale e molto altro ancora.

Ischia e le bellezze archeologiche

Tra le tante cose, oltre al Castello Aragonese, al Soccorso e a tutte le altre rappresentanze dell’isola, è importante fare una capatina anche al Museo Archeologico di Villa Arbusto a Lacco Ameno. Perché Ischia è mare sole e tanto altro.

Il Museo Archeologico di Pithecusae è uno dei musei ceramici più importanti della Campania, situato all’interno di quella Villa Arbusto che fu la tenuta privata del cavaliere Angelo Rizzoli senior. Al suo interno, il cimelio più importante di tutti è senza dubbio la Coppa di Nestore, un piccolo vaso che riporta un scritta incisa lateralmente che è considerata una delle testimonianze più epocali di scrittura alfabetica greca, in concomitanza ai testi omerici.

Nel Museo, ovviamente, c’è persino una sala dedicata all’editore milanese che, coi suoi investimenti, fu promotore della rinascita turistica dell’isola d’Ischia all’indomani della seconda guerra mondiale. Il museo è aperto tutto l’anno. E deve essere una tappa doverosa durante le vacanze ischiote.

Ischia: visitare il castello aragonese e non solo

Senza dubbio il Castello Aragonese è la zona più famosa dell’isola d’Ischia, sul fondo caratteristico borgo di Ischia Ponte che si collega alla terraferma grazie ad un istmo in voluto da Alfonso V d’Aragona. Un comodo ascensore porta in cima alla struttura da cui ci si innamorerà di certo del panorama mozzafiato. Come pure molto belli sono i resti della Cattedrale dell’Assunta, la chiesa dell’Immacolata e il cimitero delle suore Clarisse. Il Castello aragonese si può visitare tutto l’anno pure se in estate, tra visite e incontri culturali, c’è molto più attivismo.

Con il Castello aragonese, la chiesa del Soccorso è l’altro emblema dell’isola d’Ischia. Si trova a Forio, a picco sul mare e a pochi passi dal centro storico. È una chiesa con linee molto semplici, senza eccessive opere d’arte, eppure la sua ambientazione è più unica che rara. E infatti, per il periodo estivo, si celebrano diversi matrimoni. La chiesa è quasi sempre aperta, invece il museo allestito in sagrestia lo è più di rado.

Chi si affaccia al Castello aragonese non può mancare di visitare Ischia Ponte. A Sant’Angelo, invece, si deve andare di proposito. Questo borgo marinaro, infatti, è situato all’estremità sud dell’isola d’Ischia, alla fine di una lunga e tortuosa discesa. Sant’Angelo è una dimostrazione di bellezza dell’architettura mediterranea. I colori pastello delle abitazioni, il porticciolo turistico, la piazzetta con i negozi, le antiche botteghe e i ristoranti da anni consentono di essere degna avversaria della sorella Capri.

Ischia, come scegliere l’Hotel perfetto e come visitare l’isola via mare

Tra le tante cose da fare ad Ischia c’è il giro dell’isola via mare. Non a caso molte compagnie di navigazione organizzano il giro che, effettua la sosta in tutti i porti dell’isola. Sarà questo il momento perfetto per scattare foto bellissime e ammirare il paesaggio costiero dell’isola.

Per quanto concerne gli alberghi, è dai primi anni ’50 che l’Isola ha vissuto una crescita turistica davvero basilare. La straordinarietà di questa bellissima isola ha fatto sì che aumentassero le richieste di alloggi, il che ha portato all’ esigenza di ideare una capacità ricettiva praticamente da zero.

Questa situazione è stata il trampolino di lancio verso una continua costruzione di camere quasi fuori controllo che ha permesso la nascita di un’alta densità e varietà di strutture ricettive. Ad oggi ce ne sono quasi 400 che provano a sbaragliare la concorrenza concentrandosi soprattutto sui prezzi, anche minando la qualità dei servizi che poi riescono ad offrire.